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06/12/2022
Finanza di progetto, via libera del ministero.
Il governo ha riconosciuto la fattibilità. La proposta della Società vale 7,2 miliardi di investimenti.
L’AD Cattoni: "risultato storico, investiamo sul futuro"
La proposta di finanza di progetto da 7,2 miliardi di investimenti presentata da Autostrada del Brennero SpA ha ottenuto l’atteso via libera del Ministero per le Infrastrutture e i Trasporti. Oggi alle 15.48, infatti, è arrivata nella sede di via Berlino la comunicazione con cui il Ministro Matteo Salvini ne ha decretato la fattibilità. Un passaggio cruciale e decisivo che sblocca una partita importante, quella della concessione, scaduta dal 2014.
“Si tratta – ha esordito l’Amministratore Delegato, Diego Cattoni - di una notizia che non solo Autobrennero, ma tutti i territori che vanno dal Brennero a Modena attendevano per lo meno dal 2014. Arrivare a questo punto è stato complesso, ma oggi possiamo dire di aver raggiunto un risultato storico: la nostra proposta di Green Corridor, tesa a riconfigurare la mobilità lungo l’asse del Brennero attraverso un piano di investimenti di 7,2 miliardi di euro, ben 3,5 volte in valori attuali l’investimento sostenuto per costruire l’autostrada, è stata accolta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Questo significa che ora si apriranno le procedure di gara, ma soprattutto significa che quel piano così ambizioso per il mondo dei trasporti, per l’ambiente e per l’economia locale e nazionale è il piano che, nei suoi fondamentali, dovrà realizzare chi otterrà la concessione. Ovviamente, il mio auspicio è che sia Autostrada del Brennero, che vanta su questo piano un diritto di prelazione, la stessa Società che oltre sessant’anni fa fu costituita dagli Enti locali proprio allo scopo di realizzare l’autostrada, dare all’Italia un collegamento autostradale con il resto d’Europa e ai territori attraversati uno straordinario strumento di sviluppo economico e sociale. I soci che hanno costituito Autobrennero sono e saranno i protagonisti di questa nuova stagione, perché come già in passato non hanno i ricavi come priorità, ma la costruzione di futuro. Un ringraziamento particolare – ha concluso Cattoni - va a tutti coloro che hanno creduto in questo progetto, non ultimo ovviamente il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti che ha concluso positivamente l’iter di verifica della nostra proposta. Ora la tensione non deve venire meno, ma da questo risultato ricaveremo la determinazione necessaria a completare il percorso e raggiungere l’obiettivo finale”.
Per far partire la macchina degli investimenti ora si attendono i successivi step: si aprirà infatti la procedura di gara per l’assegnazione della concessione sulla quale Autobrennero, in quanto proponente, avrà il diritto di prelazione. Il via libera di ieri era atteso: nell’ultimo vertice romano del 9 novembre scorso il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti e di Bolzano Arno Kompatscher avevano sensibilizzato il governo sulla necessità di procedere in tempi rapidi, così da poter far partire la macchina degli investimenti. La proposta che la Società ha illustrato infatti è articolata e imponente, con 7,2 miliardi di investimenti che puntano a trasformare l’arteria nel primo Green Corridor d’Europa, coniugando il rispetto per l’ambiente e i territori attraversati con la necessità di avere un’infrastruttura all’avanguardia, performante e sicura e capace di assorbire, insieme alla rotaia, la grossa mole di traffico di merci e persone che ogni giorno attraversano il Brennero.
“Da proponente, Autostrada del Brennero è diventata promotore del piano – osserva il Presidente Hartmann Reichhalter – Questo passaggio tecnico è fondamentale, ma non deve indurci ad abbassare la guardia, deve anzi indurci ad essere più motivati e concentrati di prima. Si tratta di un risultato raggiunto grazie alla compattezza di tutti i soci di Autostrada del Brennero, che hanno avuto la capacità di unire forze e intenti nell’ottica di un bene comune. E si tratta indubbiamente anche di un risultato reso possibile dal grandissimo lavoro portato avanti dalla struttura di Autostrada del Brennero che ha dimostrato di saper elaborare una proposta così complessa da ogni punto di vista superando positivamente la valutazione di fattibilità del Ministero”.
La notevole mole finanziaria di investimenti è finalizzata non solo a garantire la manutenzione, il periodico risanamento e il complessivo ammodernamento dell’infrastruttura esistente, ma a trasformare l’arteria da analogica a digitale, a favorire la transizione ecologica e una mobilità intermodale. L’allargamento a tre corsie del tratto Verona-Modena e il completamento della terza corsia dinamica sul tratto Bolzano-Verona si accompagneranno alla sistematica estensione della tecnologia necessaria alla guida autonoma e connessa già sperimentata con successo da Autobrennero all’interno del progetto C-Roads e di altri progetti europei e allo sviluppo, accanto alla rete di rifornimento per auto elettriche a batteria, dei punti di ricarica per veicoli a idrogeno. Non solo. Il piano prevede anche gli apporti finanziari necessari per il completamento della rete autostradale con la Campogalliano-Sassuolo e la Cispadana e per lo sviluppo di hub intermodali che consentano agli operatori ferroviari - il Gruppo Autobrennero è il primo operatore privato del settore merci - di integrare perfettamente i loro servizi con il trasporto su gomma oltre che, nel caso del porto di Valdaro, con il trasporto marittimo. La proposta non manca di dare risposte alle esigenze di miglioramento della viabilità ordinaria di adduzione all’autostrada. Pianificati, inoltre, un notevole numero di interventi più “tradizionali”, come il rifacimento delle aree di servizio o il raddoppio dell’attuale numero di chilometri di barriere fonoassorbenti.
“Non posso nascondere la mia personale soddisfazione per questo importante passaggio” è il commento del Direttore Tecnico Generale, Carlo Costa, che ha apposto il suo timbro professionale su tutti i progetti che hanno passato il vaglio del Ministero. “Come noto, mi lega a questa società un rapporto che va oltre il legame professionale e vedere come la nostra struttura tecnica sia stata in grado, in pochi mesi, di presentare una proposta di investimenti che traguarda diversi decenni e che è tesa a ridisegnare la mobilità lungo l’asse del Brennero per creare il primo Green Corridor d’Europa non può che farmi un’enorme piacere. La partita non è vinta, bisogna rimanere determinati e lucidi, ma si è indubbiamente aperta una nuova stagione di protagonismo per tutti i territori che vanno dal Brennero a Modena”.
Approvazione è arrivata anche dall’universo politico. Nel rendere noto il placet alla fattibilità lo stesso vicepremier nonché ministro Matteo Salvini ha espresso “grande soddisfazione”. Il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti non ha nascosto il suo consenso: “Sono qui per tutti i Soci pubblici di A22: quello di oggi è il risultato di un lavoro di squadra di tutti i rappresentati pubblici di A22. Non è stato facile, il percorso è stato lungo e complesso, ma la compattezza dei soci pubblici è stata un aspetto determinante. Quello di oggi è un punto di arrivo che ora però apre una nuova fase: se noi saremo davvero soddisfatti quando vedremo gli investimenti che si materializzano sui territori, va riconosciuta la serietà, la competenza e la preparazione di chi lo ha messo a terra. È il primo progetto di questo tipo a livello italiano ed europeo e ciò significa che siamo di fronte, qui in A22, a un cda e ad un management che è all’avanguardia europea e dobbiamo esserne fieri. Ringrazio le strutture del ministero che con Giovannini prima e Salvini poi ci hanno lavorato”.