La Società ha una struttura interna dedicata alla progettazione con 125 tecnici che si occupano di elaborare ogni nuovo sviluppo dell’infrastruttura.
Pavimentazione
Per circa 289 km la pavimentazione in A22 è di tipo drenante (riduce i fenomeni di aquaplaning e l’effetto spray) e fonoassorbente. I restanti 25 km, relativi a gallerie, ad alcune opere d’arte e a tratti nella zona tra Vipiteno e Brennero, sono Antiskid, una pavimentazione che garantisce prestazioni simili all'asfalto drenante, ma allo stesso tempo ottimizza la resa dei fondenti salini e salvaguarda l'infrastruttura sottostante.
Barriere di sicurezza
Lungo l’A22 le barriere di sicurezza, cosiddette “guardrail”, sono in acciaio COR-TEN: un tipo di acciaio che esposto agli agenti atmosferici, si ossida. La patina protegge l’acciaio sottostante dalla corrosione. Tutte le tipologie di barriera installate lungo l’A22 sono certificate presso i laboratori L.I.E.R. di Lione (Francia) e AISICO di Roma e dispongono della marcatura CE.
Barriere antirumore
A22 è stata una delle prime autostrade italiane ad aver affrontato il problema dell’inquinamento acustico prodotto dal traffico veicolare in transito sul proprio asse. All’individuazione delle aree esposte a elevati livelli di rumorosità è seguita l’adozione di sistemi attivi, capaci di agire sulla sorgente del rumore riducendone il livello di emissione e il contestuale sviluppo di sistemi passivi, volti a limitare la propagazione dell’inquinamento sonoro. Già nel 1987, ovvero assai prima della stesura e dell’entrata in vigore delle moderne normative in materia di contenimento del rumore, la Società aveva provveduto ad elaborare un progetto di massima sugli interventi di protezione da porre in essere lungo il tracciato di competenza. Numerose risorse erano state al contempo investite nella ricerca di tecniche complementari, quali l’impiego di conglomerato bituminoso fonoassorbente. Le barriere, progettate con obiettivi di efficacia e sicurezza, presentano altresì particolare valenza paesaggistica, confermando un agire societario teso ad abbandonare l’approccio esclusivamente tecnico che assegna alle infrastrutture viarie una semplice funzione di canale di scorrimento a servizio della mobilità. In un Paese ove ancora pochi sono i casi in cui infrastrutture, architettura, arte, paesaggio fondono sviluppando esiti interessanti, la Società tenta, infatti, di andare oltre, sfruttando ogni opportunità, anche promuovendo progettazioni moderne, attive e integrate, che ricercano soluzioni in grado di coniugare tutela del paesaggio e sviluppo, coinvolgendo più discipline, non solo tecniche, bensì anche culturali, sociali, ecologiche ed estetiche. Mimetizzare un tracciato autostradale è sfida impossibile: il nastro è un corpo estraneo, lineare, monotono, quasi sempre completamente svincolato dal paesaggio che attraversa, difficilmente assorbibile dall’ambiente circostante. Tuttavia, riconoscersi in un paesaggio, è una variabile fondamentale della qualità dell’abitare: di qui l’idea di rendere l’autostrada un elemento non più in contrapposizione con il circostante scenario, bensì un elemento parte del medesimo, capace di rapportarsi e intrecciarsi con il contesto naturale in cui si insedia. Assolutamente unica ed innovativa nel suo genere è poi la sperimentazione di una barriera a protezione dell’abitato di Marano di Isera, in provincia di Trento, che oltre a garantire la propria fondamentale funzione antirumore, sfrutta l’energia solare trasformandola in energia elettrica attraverso un rivestimento di pannelli fotovoltaici.
> Piano d'azione 2024
Allargamento della corsia di emergenza
Nel tratto compreso tra Egna e Verona (circa 123 km) la corsia di emergenza è stata ampliata da 2,50 m a 3,50 m. Questo, oltre ad aumentare la sicurezza in caso di sosta di emergenza, consente di disporre di due corsie di transito durante interventi di manutenzione sulla carreggiata e di utilizzare, in caso di traffico critico, la corsia di emergenza come ulteriore corsia di marcia (corsia dinamica).
Piazzole di sosta per le emergenze
Lungo l’A22 sono presenti 427 piazzole di sosta per le emergenze, ossia per problemi al veicolo o malessere fisico del conducente o di un passeggero.
Illuminazione
In tutti gli svincoli e le gallerie autostradali sono presenti impianti di illuminazione. Per incrementare la visibilità in galleria sono state impiegate luci a Led, dedicate alla guida luminosa e verniciatura in bianco delle pareti o applicazione di pannelli porcellanati. In tutte le gallerie sono anche installati pannelli con retroilluminazione a Led a figure dinamiche indicanti la direzione della via di fuga e la distanza dall’uscita.
Impianto di rilevamento e guida luminosa nella nebbia
L’impianto antinebbia si estende da Affi a Modena per 106 km ed è formato da una guida ottica luminosa di lampade Led e sensori. Il sistema attiva automaticamente il tratto di impianto a seconda della necessità con l’accensione delle lampade che varia di intensità in base alla visibilità.
Segnaletica
Per garantire la perfetta visibilità della segnaletica verticale (cartelli) sia di giorno che di notte, la Società utilizza esclusivamente una pellicola ad alta rifrangenza. Per la segnaletica orizzontale (strisce e scritte sulla pavimentazione) Autostrada del Brennero impiega vernici a solvente, termospruzzati plastici e laminati elastoplastici ed effettua periodici controlli della tenuta della segnaletica attraverso proprie apparecchiature o laboratori specializzati.
Reti di recinzione
Lungo l’autostrada è installata una recinzione metallica a salvaguardia del nastro stradale. L’altezza della rete, compresa tra 1,20 m e 1,90 m, varia a seconda della tipologia del tracciato (cavalcavia, ponti, viadotti, ecc.).
